Vite Passate e Life Coaching

Rivivere una vita passata è un fenomeno di grande portata. 
 
LUCE dalle Vite Passate 512 px
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
Talvolta è utilizzato come un processo clinico suffragato da una vasta
casistica di brillanti risultati, ma non è questo il suo scopo principale.
 
Il vero scopo del rivivere le vite passate, è quello di indurti a 
riorientare il tuo essere, a facilitare una rivalutazione del tuo
mondo interiore.
 
In questa mappa alla quale facciamo riferimento, si parte dalla 
considerazione che sei nata/o e rinato tantissime volte e che
fondamentalmente hai continuato ogni volta a ripetere gli stessi
comportamenti.
 
È deprimente. Gli stessi desideri, le stesse gelosie, la stessa avidità,
la stessa violenza: hai ripetuto tutto questo innumerevoli volte.
 
Se puoi rivivere quelle vite ancora una volta, ma con consapevolezza, 
allora l’esperienza ti trasformerà completamente. Non avrai più
desideri assillanti: hai già desiderato e sofferto abbastanza.
 
Perché tutto quello che hai raggiunto nelle vite precedenti si è
rivelato essere solo delle bolle di sapone. E adesso non ha più senso
rincorrere le bolle di sapone.
 
È tempo di smetterla con l’incessante susseguirsi dei desideri, 
con l’avidità del di più, sempre di più.
 
È tempo di farla finita con la gelosia. È tempo di guardare dentro
e scoprire il tuo volto originale.
 
 

Introduzione

Cos’è che può spingere una persona a interessarsi delle sue vite passate?
Forse un momento di deja vu, o magari l’impressione che lo
sconosciuto che hai davanti ti è stranamente familiare e ti sembra
di averlo già incontrato da qualche parte.
 
Qualche volta può accadere con i luoghi perché senti una indefinita
attrazione verso qualche nazione o qualche posto nel mondo.
 
O potrebbe essere una canzone, o il suono di una lingua straniera,
o magari una visione. Le ragioni possono essere diverse.
 
Ci sono poi quelle domande che l’uomo si è chiesto da sempre,
fin da quando ha cominciato a calcare il suolo di questo pianeta: 
chi sono io?
qual è il senso della vita
cosa succede dopo la morte?
 
È vero che spesso queste domande sono nascoste e dissimulate
sotto forma di desideri, ambizioni e paure, ma la loro sostanza resta.
 
E questa intera vita alla fine è solo un grande pellegrinaggio per
scoprire le risposte a queste domande. Questa vita, ma non solo.
 
Molte tradizioni orientali insegnano che non viviamo solo una vita,
ma che c’è qualcosa di noi che ripetutamente entra in un corpo
fisico quando un nuovo essere umano viene concepito e se ne esce
quando il corpo muore.
 
Questa forza vitale/anima continua poi a passare da una vita alla
successiva. Simbolicamente è una ruota che continua a girare e
rappresenta il movimento dalla vita alla morte e di nuovo alla vita.
 
Se di primo acchito l’idea di una vita eterna sembra essere qualcosa
di attraente, è anche vero che guardando indietro al nostro passato
ci accorgiamo che in realtà siamo prigionieri di un ingranaggio
che continua a ripetere lo stesso dramma vita dopo vita.
 
Niente di quello che facciamo, diciamo o sentiamo sembra essere
nuovo. Sembra solo trattarsi di una infinita ripetizione di qualcosa
che conosciamo già.
 

La pratica

In questo percorso incontrerai antichi misteri che sono stati
decodificati e reinterpretati alla luce delle conoscenze odierne
e per l’uomo contemporaneo.
 
Scoprirai il senso di questo continuo ritorno vita dopo vita, cos’è 
il karma e quanti fraintendimenti ci sono attorno a questo termine.
 
Ci saranno istruzioni ed esercitazioni pratiche per scoprire le tue
vite passate e saprai come distinguere tra una vita passata reale
e una solo immaginata.
 
Imparerai come rilassarti in profondità e come lasciar andare le
tensioni della mente così da poter viaggiare facilmente all’indietro 
dentro il tuo passato.
 
Avrai in mano una chiave essenziale per saltar fuori dal movimento
ripetitivo della ruota della vita e della morte e dentro la tua vera
natura eterna.
 

I tre cardini del lavoro

Sono tre i punti essenziali attorno ai quali ruota l’intero processo.
 
–          Il primo distingue tra ricordare e rivivere una vita passata. 
           Mentre ricordare assomiglia a vedere un film al cinema,
           rivivere ha un valore diverso e implica l’uso di tutti i sensi:
           un’esperienza molto più ricca e significativa.
 
–          Il secondo è che andremo indietro nel tempo partendo
           dall’oggi, dagli eventi più recenti passando a quelli trascorsi
           da poco, e poi sempre più indietro nella tua vita attuale e
           in quelle passate.
 
–          Il terzo punto è  lo spazio di meditazione dal quale
           incontrerai tutti questi eventi che accadono dentro e attorno
           a te: sarai un testimone e senza giudizio.
           Con la meditazione non c’è il rischio che gli eventi creino
           nella mente un disturbo profondo e non necessario.
 
Basandoci su questi tre punti fermi, quella che nel migliore dei casi
potrebbe essere un’esperienza interessante o persino utile, potrà
evolvere in un evento di grande trasformazione.
 
Per cominciare questo percorso e ricavare i benefici che derivano
dal rivivere il passato, non è nemmeno necessario credere nelle vite
passate. Un’attitudine di “non so” è in realtà più sana e proficua che
credere” nella filosofia della reincarnazione.
 
Quello che scopri quando entri in profondità dentro di te, diventa
così un’esperienza tua propria ed ha molto più valore di qualche
idea filosofica.
 

Un edificio di sette piani

Di solito equipariamo la nostra mente alla normale coscienza in stato
di veglia, ma guardando più attentamente arriveremo a scoprire 
sette strati di coscienza ben distinti. Avremo così una mappa molto
più articolata che Osho equipara a un edificio a sette piani.
 
La coscienza con la quale viviamo di solito è il quarto piano.
A questo livello siamo consapevoli delle nostre attività quotidiane,
ma non siamo consapevoli di cosa ci motiva nelle nostre azioni o ci
fa sentire quello che sentiamo.
 
Per scoprire cosa ci motiva dobbiamo scendere nei tre piani inferiori,
quello che viene normalmente indicato come l’inconscio.
 
Ciascuno di questi tre piani di coscienza inferiore ha le sue
caratteristiche e le nostre vite precedenti sono state caratterizzate
dagli elementi di uno o più di questi piani: paura, aggressività, avidità
e gelosia.
 
E le memorie di tutte le nostre esperienze sono registrate nei piani
ai quali abbiamo vissuto.
 
Se ci muoviamo ai tre piani superiori, al livello superconscio,
allora troviamo compassione, saggezza, creatività, fino ad
arrivare alla fusione nell’uno, nel cuore dell’esistenza.
 
Se torniamo a vivere vite nelle quali abbiamo fatto esperienza
di questi livelli, riscopriremo quei tesori che sono ancora 
nascosti nel nostro superconscio.
 
Tesori che abbiamo intravisto e magari assaporato, ma che non
siamo riusciti a integrare nella nostra vita. E questa mancata
integrazione ci ha portato di nuovo a vivere ai piani inferiori.
 
Rivivere le vite passate può aiutarti a riscoprire queste finestre
che si affacciano sul superconscio, aperture che potrebbero
consolidarsi e diventare la tua realtà quotidiana.
 
Comunque, nonostante sia possibile esplorare sia i livelli più
in alto che quelli più in basso, è essenziale cominciare il lavoro
partire dagli scantinati.
 
Portando consapevolezza, accettazione e assenza di giudizio,
questi livelli inferiori tornano in equilibrio e l’energia
intrappolata nell’oscurità si trasforma in spontanea vitalità.
 
Si creano così solide fondamenta necessarie quando ci muoviamo
verso livelli superiori di coscienza.
 
Rimettere ordine in cantina prima di spostarci ai livelli più alti
è importante affinché l’edificio della nostra consapevolezza non
collassi nuovamente.
 
Quale trasformazione accade rivivendo le vite passate? Si possono
eliminare i vincoli e le gabbie del passato.
 
Semplicemente guardando dentro la storia del nostro passato
possiamo sapere perché facciamo quello che facciamo,
e ci sentiamo come ci sentiamo, perché e con chi
ci relazioniamo, come mai continuiamo a ripetere
le stesse abitudini.
 
Rivivere le vite passate in meditazione, con consapevolezza, 
taglia alle radici quelle dipendenze dal passato che affondano
in profondità nella tua mente e nel tuo corpo.
 
Questi soffocanti modelli ripetitivi, a livello personale di ciascun
individuo sono archiviati al terzo piano dell’edificio.
 
Se ci muoviamo invece al secondo piano, li troviamo tutte le
manifestazioni di infima coscienza di tutti gli esseri che hanno
camminato su questo pianeta: uno spazio altamente inquinato 
da dolore e incomprensione.
 
Muovendoci di vita in vita, siamo poi esposti all’influenza di questa
grande massa di inconsapevolezza collettiva e finiamo per attrarre
a noi esperienze di persone che nemmeno conosciamo, e questo
spiega l’identificazione che emerge talvolta, con certe ere o
personaggi storici.
 
Se ci identifichiamo con Cleopatra o Napoleone, non vuol dire che
necessariamente  siamo stati quei personaggi, ma piuttosto che dal 
serbatoio collettivo abbiamo raccolto e ci siamo identificati con
caratteristiche che questi personaggi rappresentano.
 
E così esprimiamo nella nostra vita quotidiana emozioni, paure,
pensieri e ambizioni mutuate da questo comune serbatoio della 
psiche umana.
 
Ma se le così stanno così, allora si pone una interessante domanda:
cos’è veramente questa entità che chiamo IO?
 
Man mano che procediamo andando sempre più in profondità
nei piani bassi della nostra coscienza, questa entità “IO” si 
trasforma e ci liberiamo di quelle zavorre che ci impediscono
di muoverci verso l’alto per arrivare a scoprire chi siamo davvero.
 
Ai livelli più alti di coscienza, quando siamo tornati a casa, ci
ritroviamo infine in compagnia dei Maestri Illuminati di tutte le epoche.
 
Da questi livelli è facile vedere che noi non siamo gli innumerevoli
giri di ruota che ci hanno visto santi e peccatori, re e mendicanti:
non siamo nessuno di questi personaggi che recitano nel dramma
della nostra vita quotidiana.
 
E allora chi siamo?
Chi sono io? Chi sei tu?
Qual è il senso di questo transito terrestre?
Cosa sei venuto ad imparare sul pianeta Terra?
Questa è l’esplorazione che affrontiamo nel percorso
Vite Passate e Life Coaching
 
BENVENUTA, BENVENUTO A QUESTA GRANDE AVVENTURA

 

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L’articolo che segue è il frutto di una libera ricerca e traduzione
a partire dai numerosi discorsi nei quali Osho ha commentato
e indicato precise linee guida per il lavoro sulle Vite Passate.
 
Queste indicazioni sono il filo conduttore del seminario
“Vite Passate e Life Coaching” condotto da Anand.
 
Non voglio che tu ci creda, perché allora per te non sarebbe la verità.
Vorrei invece che tu esplorassi.
Vai nelle tue vite passate – è davvero un’esperienza eccezionale
e andando all’indietro potrai stupirti per la persona che sei e per tutte
le varie sembianze che hai assunto nel tempo.
 
E ti sarà di grande aiuto capire che nessuna di queste personalità
è stata davvero soddisfacente.
Ogni volta, in ciascuna di queste sembianze sei morto scontento
e disperato: adesso non mancare l’opportunità di muoverti verso l’alto.
*
La vita è una scuola e se non impari la lezione dovrai tornare
e tornare e ripetere la stessa classe. Una volta che hai imparato
la lezione, che hai passato l’esame, allora anche se tu volessi
tornare indietro troveresti che tutte le porte sono chiuse.
E dovrai spostarti più in alto, a un diverso livello dell’essere.
*
Non è una questione di fede. Io non credo in nulla e quindi
non ti chiederò di credere che l’anima è immortale.
 
Ma la mia esperienza è che l’anima è immortale perché
io mi ricordo delle mie vita passate, e questa è una prova certa
del fatto che ci saranno anche vite future.
 
Posso insegnarti le tecniche per ricordarti le vite passate e allora
anche tu avrai una prova certa che per te ci sarà un futuro.
Hai un eterno passato dietro e un eterno futuro davanti.
Sei sempre stato qui e ci sarai per sempre.
 
Ma comincia con il liberarti della tua falsa personalità
e cresci nella tua autentica individualità.
*
Era un principio basilare, sia per il Buddha che per Mahavira,
che quando un aspirante discepolo voleva l’iniziazione, la prima cosa
che gli veniva richiesta era quella di esplorare le sue vite passate.
 
Perché una volta che cominci ad addentrarti nelle vite passate,
questa vita sarà trasformata completamente.
Perché? Perché cominci a renderti conto di tutte le cose stupide
che stai facendo o che hai in mente di fare e che hai già fatto
innumerevoli altre volte nel passato, senza mai ottenere nulla.
 
Magari sei totalmente impegnato ad accumulare denaro
e poi ti ricordi che anche nel passato hai dedicato vite intere
ai soldi ed hai anche avuto successo.
 
Sei diventato ricco, molto ricco, e poi sei morto … e tutta
quella ricchezza e tutti quei beni non sono stati di nessuna utilità.
 
La morte ti ha portato via tutto e sei morto vuoto più che mai,
povero più che mai.
 
E ancor prima sei stato un re e avevi un grande regno, eppure
eri frustrato e hai vissuto in miseria e sei morto in miseria.
 
E adesso lo stai facendo di nuovo, hai la stessa bramosia per il denaro
o per il successo? Diventa impossibile. Il desiderio collassa.
 
Come puoi continuare a ripetere di nuovo e di nuovo lo stesso
stupido comportamento, se sei in grado di ricordare come va
a finire la storia?
 
È possibile continuare con la stessa stupidità solo se non ti ricordi.
*
Se guardi dentro le tue vite passate e vedi che hai continuamente
ripetuto gli stessi comportamenti e ti sei sempre ritrovato a mani
vuote e ancora adesso stai ripetendo lo stesse cose, allora
comincerai a sentirti stanco e a pensare “devo essere davvero
poco intelligente!”
 
Ma questa tua vita è completamente chiusa, non sai nulla
del tuo passato e non hai alcuna comprensione rispetto al futuro.
 
Conosci solo questa piccola vita, e di questa vita sai solo due cose:
la miseria e il dolore che l’accompagnano, e i modi e le strategie
che usi per dimenticare la miseria e il dolore, quelli che chiami
i tuoi divertimenti, i tuoi intrattenimenti: la televisione, andare
al ristorante o al circo o a fare shopping.
 
Questi sono i modi con i quali ti dimentichi della vita,
immergendoti per qualche ora in un mondo diverso.
 
È certamente difficile per te concepire che ci possa essere
qualcosa di totalmente diverso.
*
Se riesci ad andare indietro, dentro un grande numero delle
tue vite, tutti i tuoi problemi psicologici scompariranno e
meditare diventerà molto semplice.
 
Ti basterà chiudere gli occhi e ti ritroverai immediatamente
al tuo centro
Al centro del tuo essere, la dove trovi la tua vera casa.
*
Quando sei profondamente rilassato, dopo qualche pratica di
meditazione, non solo ricordi le tue vite, ma cominci a riviverle.
 
C’è una grande differenza tra ricordare e rivivere.
Se il solo ricordo da parte della mente può aiutarti a risanare
le ferite psicologiche, puoi ben capire che rivivere una vita
passata ti permetterà di andare molto più in profondità.
 
Non solo ti libererà dal giogo della mente, ma rimuoverà anche
tutta l’oscurità attorno al tuo essere: sarà una grande spinta per
la tua crescita spirituale.
*
Ricorda che non c’è nessuno sforzo da parte tua per ricordare e
rivivere la vita passata. Semplicemente ti metti nelle condizioni
migliori e permetti alla vita passata di rivelarsi a te.
 
La sensazione sarà allora di rivivere, non solo ricordare.
Rivivere le vite passate permetterà una completa pulizia.
 
Ricorda che non è un lavoro assolutamente indispensabile.
Se nella tua meditazione riesci ad andare in profondità, allora
per te è già sufficiente.
Se senti che non è sufficiente, in quel caso rivivere le vite passate
si rivelerà probabilmente di grandissimo aiuto.
*
Rispondendo a una domanda relativa al lavoro del Dr. Brian Weiss,
il celebre psichiatra americano autore di numerosi libri di successo
sulle vite passate, Osho dice:
  
“Mi sembra che tu stia operando solo con dei pazienti.
Ti rendi conto che anche le persone sane hanno bisogno
di grande aiuto?
Magari sei sano, mentalmente e fisicamente, ma questo di
per sé non ti rende un uomo realizzato.
Se non conosci l’aldilà, il misteroallora non conosci niente”
 
E poi ancora:
Il più grande contributo all’umanità da parte del Buddha
e di Mahavira, non è stato la dottrina della non-violenza.
Il loro contributo più grande è l’insieme degli insegnamenti e
delle pratiche per il ricordo delle vite passate.
 
Sono stati loro i primi sulla terra a rendere chiaro ai
ricercatori spirituali che senza entrare nelle proprie vite
passate non sarebbero arrivati a conoscere cos’è l’anima.
 
Il lavoro “Vite Passate e Life Coaching” è rivolto a persone in
buona salute fisica e psicologica pronte a dare una svolta
alla propria vita.
Se al momento non sei in queste condizioni, ti raccomandiamo
di rivolgerti per aiuto a qualche medico o altro specialista
qualificato.
 
Grazie.